martedì 20 ottobre 2009

Visita all'Istituto Tecnico Agrario F.lli Navarra

Abbiamo visitato l'Istituto Tecnico Agrario F.lli Navarra di Malborghetto di Boara
Abbiamo fatto un'interessantissima esperienza in serra: riprodurre per TALEA piantine di Bosso

All'Istituto ci sono 2 bellissime serre dove gli studenti lavorano sotto la guida esperta dei loro insegnanti
Nel laboratorio di microbiologia abbiamo osservato al microscopio cellule animali e cellule vegetali e ne abbiamno potuto rilevare le differenze.

I ragazzi del TELLUS al termine della visita all'Istituto F.lli Navarra

domenica 11 ottobre 2009

Visita all'Oasi il SEME

Le acque dei laghi e delle piccole zone paludose hanno profondità diverse in modo da poter ospitare il maggior numero di specie acquatiche ed anfibie.


Nell'oasi IL SEME sono presenti 95 specie diverse tra alberi e arbusti autoctoni che grazie ai loro frutti, semi e bacche alimentano ed offrono rifugio a decine di uccelli e piccoli animali


La presenza dell'acqua in un ecosistema aumenta moltissimo la biodiversità.


Dario ci ha guidato in questo luogo magico svelandoci molti segreti che stanno alla base di un ecosistema naturale che ha raggiunto un perfetto equilibrio.Tracce della presenza di rapaci.


Nel cuore della pianura , in località Ponte Rodoni, Dario Valentini ha realizzato un miracolo: trasformare in soli 15 anni un campo di soia in un'oasi naturale di incredibile bellezza.

martedì 12 maggio 2009

Fattoria Didattica LA ROTTA






Con Enrico abbiamo imparato a fare il pane


Andrea ci ha insegnato le basi di una corretta alimentazione

domenica 19 aprile 2009

Visita all'azienda Montello

L'azienda zootecnica Montello di Portoverrara alleva con la tecnica della stabulazione su cuccetta, 200 vacche da latte. Su una superficie di circa 100 ha coltiva mais, medica e grano esclusivamente destinati all'alimentazione dell'allevamento. La produzione di latte è di circa 30 ql al giorno .


Abbiamo potuto accarezzare assieme a Stefano i giovani vitellini


....e dar loro da mangiare


mercoledì 18 marzo 2009

I marchi di Qualità : L'aglio di Voghiera

Denominazione di Origine Protetta
Indica prodotti le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente all’ambiente geografico d’origine (comprensivo dei fattori naturali e umani) e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in tale delimitata area geografica.

I.G.P. Indicazione Geografica Protetta
Si attribuisce a quei prodotti per i quali – a differenza della DOP – solo uno dei passaggi (produzione, trasformazione o elaborazione) avviene nell’area geografica determinata.
Elementi fondamentali del percorso per ottenere il marchio DOP

Presentazione della domanda di registrazione al MIPAF.
La domanda di registrazione può essere presentata esclusivamente da un’associazione e/o consorzio di produttori e/o comitati promotori.
Stesura del disciplinare di produzione che include relazione tecnica e relazione storica

Elementi necessari:
condivisione delle regole tra i produttori per produrre e confezionare l’aglio. Approfondita ricerca storica, almeno 25 anni, sulle consistenze della produzione e commercializzazione nel territorio.
Area aglio di Voghiera DOP


Il percorso di valorizzazione dell’aglio è sfociato nell’agosto 2007 alla protezione transitoria per la denominazione di origine DOP (G.U. 188 del 14 agosto 2007) .
Oggi aderiscono al consorzio 34 aziende e all’interno dell’area designata sono coltivati circa 70 – 80 ettari.


Caratteristiche aglio di Voghiera DOP

L’aglio di Voghiera ha beneficiato di una ricerca triennale svolta presso il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Ferrara.
La ricerca ha avuto come risultato l’identificazione delle caratteristiche chimiche ed organolettiche dell’Aglio, e ha delineato il profilo del DNA.
La composizione chimica è un perfetto equilibrio tra enzimi, vitamine, sali minerali e flavonoidi che conferisce una specifica identità genetica all’Aglio di Voghiera.
CAMPO DI AGLIO presso l'azienda Negrella di Gualdo


Lavorazione dell'aglio di Voghiera presso il centro "Le Aie" di Gualdo

Etichettatura

Lezione in campo con Patrizia Caleffi

venerdì 30 gennaio 2009

2009: SI RIPARTE!

Allacciate le cinture perchè il viaggio riprende :stiamo per ripartire alla scoperta di altri interessantissimi aspetti del mondo agricolo ferrarese e del suo territorio.

Presto andremo al Borgo le Aie di Gualdo per assistere alla lavorazione dell'Aglio di Voghiera e capire come nasce un prodotto D.O.P ( Denominazione Origine Protetta);poi in Marzo ci aspetta una stalla con mucche da latte per vedere da dove viene il prodotto che sta alla base dell'alimentazione umana sin dall'infanzia: il latte
In primavera verremo accolti alla fattoria didattica La Rotta di Migliarino dove potremo fare il pane e vedere tanti animali e chiuderemo con una bellissima gita tra i boschi di pianura ed una festa per tutte le nostre famiglie e gli insegnanti al termine della scuola.


BUON VIAGGIO A TUTTI!

giovedì 11 dicembre 2008

BIOENERGIE dal settore agricolo.

Biomasse da trasformare in ENERGIA con un processo TERMOCHIMICO:
colture vocate e scarti di lavorazione
Biomasse da trasformare in ENERGIA con un processo BIOCHIMICO
Colture vocate( mais, sorgo), scarti di lavorazione (buccette di pomodoro), reflui zootecnici.

I BIOCARBURANTI:
processo di fermentazione dei carboidrati e degli zuccheri semplici di cereali e canna da zucchero
processo di esterificazione degli oli vegetali


I SOTTOPRODOTTI:
UNA GRANDE RISERVA DI ENERGIA



Coniugare le richieste di Kyoto con il
dovere etico di assicurare cibo a tutti gli
abitanti del pianeta è un compito non
facile, ma al tempo stesso è una sfida alla
quale non possiamo sottrarci. In questo
quadro, uno stoccaggio oculato del carbonio
dei residui colturali dei cereali può
fornire un importante contributo.

domenica 9 novembre 2008

STABILIMENTO COPRO-B di Minerbio

Struttura molecolare del saccarosio

La lavorazione della canna da zucchero nell'antichità











il "cervello"dello stabilimento...

....e il suo cuore pulsante



sabato 1 novembre 2008

VISITA ALLO ZUCCHERIFICIO COPRO-B

Le barbabietole vengono scaricate dagli autotreni che arrivano dai campi....

......ed iniziano il loro viaggio verso la trasformazione industriale su lunghi nastri trasportatori.

Tagliate a fettucce entrano poi nel diffusore in cui avviene la prima SEPARAZIONE del saccarosio mediante acqua a 70°C.